Italia, Davide Cassani: “Abbiamo un bel calendario, mi auguro che la Liegi possa cambiare data”
Davide Cassani non è troppo deluso dal nuovo calendario italiano. Se nella giornata di ieri Eddy Merckx aveva accusato le istituzioni di aver avuto poco rispetto nei confronti del Giro d’Italia nello stilare il nuovo calendario, il ct della nazionale sembra di parere leggermente diverso. In un’intervista rilasciata al sito di Eurosport, infatti, il commissario tecnico ha fatto notare che condensare nove mesi di corse in soli 95 giorni causa ovviamente delle concomitanze, ma che l’unica contemporaneità che potrebbe arrecare danno al Giro d’Italia è quella con la Liegi – Bastogne – Liegi.
“Normale che stringere un calendario di 8-9 mesi in 95 giorni non è una cosa semplice, quindi ci saranno delle concomitanze e questo può penalizzare una corsa piuttosto che un’altra. L’importante comunque è ripartire. Il Tour è la corsa più importante, non possiamo scordarcelo, ed è normale che si siano scelti loro la data prima degli altri. Per quanto riguarda il Giro, dispiace che ci sia concomitanza con la Vuelta, ma quella ci può anche stare. Dispiace un po’ di più che durante il Giro ci siano 3 Monumento come Liegi, Fiandre e Roubaix. Delle tre, la corsa che mi auguro possa cambiare è la Liegi, perché è l’unica corsa che potrebbe essere appetibile anche per un corridore da corse a tappe”.
Il ct azzurro poi ha commentato anche l’eventualità di un possibile spostamento dei mondiali in medio oriente, indicando nell’Oman la nazione con più possibilità: “La Svizzera per il momento non ha dato garanzia, quindi non ci sono certezze. Come piano B risulta anche a me che possa esserci l’Oman, anche perché il Giro dell’Oman è stato rinviato per lutto. Ora da ct mi trovo in una situazione difficile, perché non so quando ci saranno i mondiali e non so il percorso di un possibile mondiale da un’altra parte. Adesso abbiamo una sola certezza, che nulla è sicuro”.
Tuttavia, se il mondiale dovesse restare in Svizzera, il calendario italiano potrebbe fare gola a molti corridori: “Nei mesi di agosto e settembre ci sono tantissime corse in Italia, questo potrebbe essere un grosso vantaggio, perché una squadra potrebbe venire in Italia e fare 10 giorni di gare in agosto e anche in settembre. Comunque abbiamo un bel calendario. Se dovesse rimanere il mondiale a Martigny, questo potrebbe essere un avvicinamento ideale, perché il Tour potrebbe essere troppo impegnativo. Poi al Tour vanno 180 corridori, tutti gli altri devono correre e potrebbero venire in Italia”.
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